Il Consorzio CIICAI (da più di trent’anni leader nei settori del condizionamento aria, idraulica, lattonieri ed affini) ha fortemente creduto in questo progetto che abbiamo chiamato “L’anno che verrà” ispirandoci alla creatività dirompente e coraggiosa del grande cantautore emiliano Lucio Dalla.
Il progetto è partito nel Dicembre 2012 come primo laboratorio sperimentale nell’ambito della campagna “Think Social” con la quale Màgina propone percorsi aziendali mirati alla valorizzazione della CSR (Responsabilità Sociale d’Impresa) e confezionati su misura del cliente per costruire con lui una comunicazione innovativa e originale.

La proposta:
• Partire dagli scarti di produzione della propria azienda per sperimentare, attraverso i meccanismi della progettazione creativa, nuovi canali di azione e comunicazione strategica.
• Utilizzare la logica del design del riuso (che riscatta il rifiuto dandogli nuova funzione e dignità) come stimolo per cambiare i propri schemi di pensiero e riscoprire il valore della propria manualità.
Ai membri del Consorzio CIICAI è stato chiesto di partecipare ad un laboratorio strutturato in 5 incontri intensivi, guidati da un motivatore/facilitatore e da un designer del riuso (riconosciuto a livello nazionale e presente per due edizioni al Salone del Mobile di Milano). Ciascun partecipante ha lavorato – da solo e in gruppo – all’ideazione e realizzazione di un pezzo unico di riuso impiegando i materiali recuperati dai magazzini CIICAI.
Il risultato: la prima collezione CIICAI di design del riuso.
Un team eterogeneo e senza alcuna esperienza professionale di progettazione creativa ha sperimentato con successo e soddisfazione una nuova strada, annullando le distanze anagrafiche e personali in favore di un obiettivo comune. La collezione è costituita da più di 10 pezzi unici in grado di testimoniare la realtà CIICAI più di qualsiasi altra campagna promozionale tradizionale: gli oggetti sono frutto di un percorso di progettazione partecipata che ha rimesso in gioco alcuni dei valori più autentici alla base del consorzio (la manualità, l’artigianalità, la collaborazione), ma sono anche la rappresentazione concreta di un’azienda capace di reinventarsi. Tubi che diventano portariviste, guarnizioni e scarti di imballaggi che diventano lampade e tavolini, etc… La creatività è la miccia che innesca il nuovo meccanismo di pensiero, il design è il traguardo al quale si aspira per generare un risultato valido ed efficace a livello estetico e funzionale.
La collezione CIICAI è stata presentata a tutti i soci in occasione della cena conviviale di questo Natale e da quest’anno il progetto riparte con tante novità di cui presto vi informeremo.

Nell’attesa, è possibile consultare la scheda progetto de “L’anno che verrà” visitando il nostro portfolio.
E se vuoi iniziare anche a tu a “sporcarti le mani”…contattaci!


Maria Grazia Sapigni, le lingue sono la passione di una vita, ne parlo 6 (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, olandese) e, per non perdere l’allenamento, sto studiando arabo. Negli anni ho studiato PNL e Semiotica della Comunicazione collaborando con società americane per le quali costruivo progetti di marketing e comunicazione. L’incontro con Rob Budde, regista di grandi Festival, mi ha portato a progettare e sviluppare importanti eventi di marketing territoriale in diverse regioni italiane. Insieme abbiamo fondato Màgina trasferendo la nostra esperienza nella progettazione di eventi di comunicazione aziendali. Entrando in sinergia con gruppi aziendali internazionali mi sono appassionata alla formazione esperienziale e ai progetti di team building rivolti alle risorse umane. Ho un approccio curioso verso tutto ciò che è innovativo e, da diversi anni, sto portando avanti il tema della responsabilità sociale di impresa, mettendo in pratica azioni di basso impatto ambientale in tutti gli eventi che mi vedono coinvolta. Sono attiva nel campo associativo, sono stata presidente di Site per il capitolo italiano e sto collaborando alla realizzazione di un codice etico interassociativo per la meeting industry. Le sfide mi appassionano e come consulente parto sempre da un ascolto attivo per far mio il bisogno del mio cliente.

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