Fare parte della squadra

Se le formiche si mettono d’accordo possono spostare un elefante, diceva un vecchio proverbio. Questa è l’idea alla base del concetto di team: un gruppo di persone unite da obiettivi comuni. E in questo gruppo Magina si tuffa per essere parte integrante del tutto, una tessera del puzzle che sappia dare armonia all’insieme, rimanendo invisibile nella sua singolarità.

Nell’affiancare chi cerca di risolvere un problema interno o chi vuole attirare a sé lo sguardo dell’esterno, Magina si pone come un vero e proprio membro del team, senza paura di “sporcarsi le mani”. Con una prospettiva larga ma che parte sempre dall’ascolto attento delle esigenze del cliente, Magina collabora attivamente con chi si rivolge a lei.

Nella creazione e nella progettazione di ogni evento, c’è la consapevolezza di produrre un’esperienza che sarà vissuta da noi in prima persona, della futura esperienza condivisa. Solo così, con una condivisione di esperienze, di obiettivi e di vedute, si può creare qualcosa di reale, che produca un cambiamento, uno scatto in avanti sullo stesso cammino.

Il team oggi

Oggi team non è più un concetto che si esaurisce tra le quattro mura di un ufficio, perché è l’azienda ad assumere dimensioni ipertrofiche. Oggi team significa collaborazione tra siti lontani, e coinvolge sempre più spesso abilità trasversali, in un contesto ormai globale e multiculturale. E questo è un valore su cui Magina tiene gli occhi bene aperti: davanti all’esplosione multidirezionale è vitale saper riportare il senso dell’attività al centro, al suo cuore pulsante.

In un contesto come quello attuale, andare a fondo del team significa allora partire dal singolo – individuo o realtà territoriale – esaltandone la particolarità e l’unicità, rafforzando proprio attraverso la differenza e la varietà, attraverso strade sempre peculiari, il legame ombelicale che lega tutti nelle proprie attività. Singole unità indipendenti ma non autosufficienti, non isole ma zolle dello stesso continente.


Commenta