È un meccanismo di difesa adottato dagli animali, è una tecnica astuta utilizzata dai militari, è un trucco di trasformazione, ma per noi il camouflage è un’esperienza interattiva.
Un’esperienza da far vivere agli ospiti che abbandonano il ruolo di spettatori e diventano protagonisti dell’evento. Un’idea che prende vita e che permette a chi la vive in prima persona di diventare parte di altro, fino a scomparire e a fondersi con esso.
Ci confrontiamo molto con i nostri clienti e spesso alla domanda “Che cosa rende il vostro prodotto di valore?” la risposta è sempre la stessa: le persone che lavorano alla sua realizzazione. E dunque ci siamo chiesti come rendere omaggio al prodotto e far sentire, allo stesso tempo, i propri dipendenti parte di esso?
La tecnica del camouflage, che ha legami stretti anche con l’arte, il design e l’architettura ci è sembrata l’idea giusta per esprimere con maggior efficacia comunicativa l’essere parte non solo dell’Azienda, ma del prodotto stesso.
L’idea ha preso forma per la prima volta, in occasione del 140° anniversario dell’Azienda italiana Albini Group che produce i migliori tessuti per camice, in oltre ottanta Paesi nel mondo.
La nostra missione: esaltare il prodotto e allo stesso tempo coinvolgere gli ospiti in esperienze interattive. Missione compiuta! Come?
Creando isole interattive dove poter entrare in contatto con il core business dell’azienda (il tessuto), giocarci in un divertente set fotografico e scoprire diversi modi per elogiare le sue caratteristiche…per esempio attraverso la coreografia di un trio di acrobati.
Gli ospiti hanno vestito i panni del Prodotto, fondendosi con esso in un mix di stupore e magia. Le esperienze proposte non solo hanno reso omaggio alla meraviglia dei tessuti Albini, ma hanno anche raggiunto il massimo coinvolgimento degli ospiti.